Un collage con vari simboli e documenti del movimento OPPT 1776. Che sta per The One People’s Public Trust. Il movimento è stato poi esportato in Italia sotto il nome di “popolo unico”.
Chi determina gli autodeterminati?
Quando è stata inventata l’autodeterminazione?
Circa 10 anni fa, una conoscenza mi invita ad una giornata di incontri a tema. Si doveva parlare di free energy . Ma all’inizio della giornata una signora prende la parola al posto di altre persone che dovevano intervenire ma non erano presenti. E ne approfitta per esporre l’argomento dell’autodeterminazione. Quella è stata la prima volta che ne ho sentito parlare.
Suggeriva di non iscrivere il proprio figlio all’anagrafe e che questo avrebbe comportato una serie di vantaggi, perché in questo modo la persona venuta al mondo sarebbe rimasta libera. Sarebbe vissuta al di fuori del sistema.
Non riuscivo a capire in che modo chi non fosse iscritto all’anagrafe sarebbe rimasto al di fuori di vincoli e obblighi. Forse non è detto che ci sia realmente un obbligo di iscrivere i figli all’anagrafe. Ma poi come funzionerebbe per il resto della vita?
Comunque sia, la teoria di OPPT 1776 fonda sul fatto che nella storia siano stati creati vari Trust, alcuni veri, genuini, del popolo. Altri invece imposti da corporazioni, quindi falsi e di conseguenza annullati.
Ma annullati da cosa? Da un rideposito del Trust originario del 1776, avvenuto nel 2012. Periodo in cui si è cominciato a parlare di autodeterminazione.
La cosa curiosa, è che il Trust del 1776 riguarda gli Stati Uniti, e a questo punto perché dovrebbe riguardare l’Italia o altri posti del mondo? Perché le nazioni sono iscritte alla SEC, per interagire con il governo degli stati uniti. E quelli di OPPT 1776 interpretano questo come prova inconfutabile del fatto che noi siamo sotto un controllo corporativo.
Io interpreterei il discorso sopracitato in questo modo: una nazione nel mondo, parla con gli stati uniti. In che modo avviene questo? Non è che uno alza il telefono e dice:«vorrei parlare con gli stati uniti». Allora le nazioni semplicemente iscrivono all’interno di contenitori le altre nazioni, come fossero degli enti. In questo modo le nazioni che non sono ne persone, ne aziende, trovano il modo di interagire tra loro. La forma utilizzata dalla SEC da l’impressione che l’Italia sia un’azienda.
Per avere una visione corretta e completa, dovrei valutare come tutte le nazioni nel mondo interagiscono con le altre nazioni. Invece il movimento OPPT 1776 parte dal presupposto che contano solo gli stati uniti come importanza di controllo sulle altre nazioni con istituzioni come la FED, la SEC, che controllano tutto il resto del mondo.
Se uno invece si rende conto che il mondo nel suo insieme è una cosa complessa (basti pensare che esistono nazioni come India e Cina con miliardi di abitanti), non esiste nessuna ragione per cui io debba credere che il Trust del 1776 sia quello da cui tutto il mondo deve dipendere.
Come viene utilizzato il Trust in Italia?
Il Trust è un istituto che deriva dalla legislazione anglosassone, che può essere utilizzato anche in Italia grazie alla convenzione dell’Aja. E da qui che certi strumenti possono essere utilizzati anche se non direttamente presenti nel nostro ordinamento.
Molte volte vediamo nei film americani, che l’eredità di un patrimonio viene vincolata a delle condizioni, e da qui seguono tutta una serie di situazioni, che però non sono comuni alla nostra mentalità.
Creando un Trust, un «atto di fiducia», disponiamo che determinati beni, vengano trasferiti ad un fiduciario che dovrà gestirli.
Chi crea il Trust, il disponente, nominando un fiduciario, attraverso una scrittura privata dispone che i beni dovranno essere utilizzati da un beneficiario che ne farà uso. È un tipo di istituto che serve a proteggere alcuni beni, ed è utilizzato sopratutto da chi possiede diverse proprietà, è un professionista che corre dei rischi legati alla propria professione. Per esempio un imprenditore che possiede diverse case, decide di creare un Trust dove metterne una, con i figli che saranno nominati beneficiari. In caso di fallimento di tipo aziendale, i beni nel Trust non vengono toccati dal pignoramento.
Allo stesso tempo però, chi utilizza questo sistema non può impegnare una casa messa in un Trust, perché non ne è più il proprietario. La proprietà è stata trasferita al fiduciario con la creazione del Trust, che però non ne può usufruire. Chi usufruisce della proprietà sono i beneficiari.
Il Trust non è un modo per non pagare le tasse. Un immobile continuerà ad essere tassato. Le tasse andranno pagate dal beneficiario.
Vi sto facendo un riassunto del riassunto. Non mi interessa spiegare come funzionano tutti i tipi di Trust. In realtà le cose possono essere più complesse, ma quello che occorre capire ai fini dell’argomento OPPT 1776, è che costituendo un Trust non si vive in extraterritorialità come dicono loro. Tirando fuori discorsi di Trust validi che tutelano le persone che si autodeterminano, con tutta una serie di documenti di cui non ci si capisce nulla.
Il discorso dell’extraterritorialità menzionato da loro, è legato al fatto che i Trust vengono scritturati in uffici che non sono in Italia, ma possono essere ad esempio a Cipro. Ugualmente però i beni sono sottoposti alle leggi italiane, anche se posseduti da persona giuridica in altri paesi.
La logica dell’autodeterminazione.
Cerchiamo di analizzare la logica del discorso. Siccome io credo che i governi siano abusivi, e controllati da corporazioni illegali, allora io autodeterminandomi, esco dal sistema truffaldino grazie al movimento dell’autodeterminazione.
A questo punto però, non vedo perché non prendere come riferimento altri fatti storici, e credere ad esempio che esista ancora la Repubblica di Venezia. Pensare che questa sia l’unica vera istituzione legittima che debba esistere, mentre ad esempio l’impero romano potremmo metterlo tra le istituzioni truffaldine. Potrebbero nascere vari movimenti legati all’autodeterminazione, dove ciascun movimento entrerebbe in conflitto con gli altri.
E in effetti negli ultimi anni sono nati altri movimenti legati all’autodeterminazione simili a quello di OPPT 1776, ma con diverse sfumature di idee.
Aspetto il giorno in cui questi movimenti si scontreranno tra di loro, ognuno con la pretesa di essere il “vero movimento”, quello legittimo.
Ma gli autodeterminati, non ragionano con questi presupposti. Se gli si fa notare questo a quelli di OPPT 1776 tirano fuori la storia delle bolle papali, di chissà quale anno, e che queste hanno un’importanza storica “veramente importante”. Non si accorgono, che qualcuno gli sta imboccando la storia dell’autodeterminazione.
Ho trovato in rete testimonianze di persone che convinti delle tesi del cosiddetto “popolo unico”, hanno smesso di pagare il mutuo, perché poi attraverso i documenti creati in proprio seguendo le indicazioni che si possono trovare sui siti dedicati all’argomento, avrebbero potuto delegittimare le istituzioni truffaldine, e che queste non gli avrebbero potuto fare nulla. Purtroppo invece alcune persone ci hanno rimesso, e altre no ma semplicemente per il fatto che le loro azioni non hanno comportato una reazione da parte di organi istituzionali.
Bisognerebbe invece ragionare sul semplice fatto, che la maggioranza delle persone crede che il sistema attuale sia quello legittimo. Non importa il fatto che lo sia o meno. Il fatto che la maggioranza creda in questo, rende il sistema valido, a prescindere dalle varie dichiarazioni più o meno ufficiali rilasciate nel tempo e nelle varie parti del mondo.
Non voglio fare un discorso per andare contro quello che dicono quelli di OPPT 1776. Voglio ragionare sulla logica delle argomentazioni per vedere se in fondo non c’è qualcosa di vero in tutto questo discorso.
Ma se tutte le istituzioni fossero un costrutto?
A questo punto presupponiamo che gli autodeterminati crescano di numero, e riescano a far valere le loro tesi. Ci potremmo trovare in una situazione in cui un giorno verrà annunciato il riconoscimento del Trust “originario”.
Quindi ci troveremmo poi in una situazione dove gli autodeterminati non saranno più tali. Tutti dovranno vivere secondo le regole imposte dal precedente movimento di autodeterminazione (che si estingue con il riconoscimento istituzionale). Qualsiasi cosa considerata rivoluzionaria può essere assorbita dal sistema. La storia è testimone di questo.
Da un mio punto di vista, le istituzioni si basano su due fattori principali: uno di questi è che esiste un’istituzione che si impone su gli altri attraverso leggi e obblighi di varia natura. Anche la valuta corrente è un imposizione perché le tasse creano una domanda di un qualcosa che nessuno gli darebbe importanza se non esistesse questo tipo di obbligo.
Poi l’altro fattore importante è che le persone credendo nella validità dell’istituzione la legittimano, anche se questa fa delle cose molto discutibili.
Gli autodeterminati invece partono da una tesi che loro stessi possano evadere degli obblighi, dichiarando di vivere in extraterritorialità. Questo discorso va bene fino a quando riguarda uno stretto numero di persone. Ma se il movimento di autodeterminazione divenisse istituzionalizzato, verrebbe assorbito dal sistema. E se il movimento OPPT 1776 volesse imporre le sue regole si tornerebbe al sistema precedente, con una aggiunta di regole che vanno a sovrascrivere quelle esistenti. A questo punto bisognerebbe chiedersi se ne vale la pena di tutto questo discorso.
Non credo che il movimento di autodeterminazione sia spontaneo. Credo sia il tentativo di qualcuno di introdurre una serie di regole all’interno della società, utilizzando gli adepti come carne da cannone. Le persone che dicono di autodeterminarsi non si rendono conto di essere utilizzate da qualcun altro a spese di chi autodeterminandosi, viene spinto ad entrare in conflitto con le istituzioni vigenti.
Istituzioni composte da persone che credono che l’istituzione esista.
In fondo potremmo pensare che chi impone la propria autodeterminazione sugli altri, diventa istituzione, e in quanto istituzione farà valere le sue regole in futuro.
Chi si autodetermina per primo vince! Ma poi cessa di essere autodeterminato. O meglio, l’autodeterminazione perde quel fascino anarchico, e impone poi un sistema dove tutti la si deve pensare allo stesso modo.
Per questo motivo chi segue questo tipo di movimento dovrebbe farsi delle domande. Del tipo: ma non è che con i miei gesti, sto agevolando qualcun altro e ci sto rimettendo io?
Ma questo tipo di domanda nessuno se la fa all’interno di questi gruppi.
La cosa più comica di tutta questa faccenda, è che gli autodeterminati cercano di rendere valido il loro sistema, cercando approvazione dal sistema stesso che loro considerano non valido, e annullato in tutte le sue forme. Senza capire ottusamente, che un sistema che non esiste non ti può approvare la tua autodeterminazione. Sarebbe alla base della logica, ma qualcosa probabilmente gli sfugge.
Lo stesso rideposito del trust originario del 1776, avviene tramite strutture che esistono all’interno di questo sistema. L’esercizio di un avvocato, un ufficio di qualche tipo, si sviluppa in risposta ad un sistema istituzionale esistente. Io posso andare da un notaio e dire:«Mi sono autodeterminato». Ma quel notaio non esisterebbe senza l’istituzione, le norme, le leggi, e i vincoli esistenti.
Nessuno del movimento di autodeterminazione riesce a capire questo semplice fatto. Anzi, sul loro sito c’è una sezione apposita con dei documenti che uno si deve creare da solo. Tutto questo appare molto divertente sotto un certo punto di vista.
I documenti da tenere nel portafoglio di OPPT 1776.
Andando sui loro siti puoi trovare il modo di generare dei documenti da portarti dietro, e mostrare ad esempio al controllore del treno.
Mi sono divertito a creare un documento.
Ho ragionato anche sulla logica del documento, e su come questo possa essere accettato dalle autorità.
In Italia esiste l’obbligo di fornire le proprie generalità, il che non coincide necessariamente con il mostrare il documento d’identità. Ci sono dei casi specifici che hanno l’obbligo di portare con se sempre un documento anche a piedi. Ma per la maggioranza dei cittadini basta dire dove si risiede, e come ci si chiama all’anagrafe, ed ecco che in questo modo si adempie agli obblighi di legge.
Quindi per un pubblico ufficiale che non ha tempo da perdere, se sull’universal pass ci sono scritti dei dati sufficienti a fornire le generalità, non ci sarebbe bisogno di altro durante un normale controllo. Ma gli autodeterminati di OPPT 1776, potrebbero fraintendere questo con il fatto che il loro documento sia legalmente valido.
In teoria le autorità presenti sul territorio, dovrebbero determinare con quale tipo di documento le persone dovrebbero essere riconosciute.
Questo mi sembra alla base della logica.
Però, non è detto che non venga regolamentato in futuro, un sistema per permettere a dei gruppi di privati di creare un loro sistema di documenti, che vengano poi accettati dall’autorità. Così come avviene in un certo senso con i Trust, che pur essendo scritturati ad di fuori dei confini, vengono accettati anche in Italia.
Vedete però qui un particolare che a molti sfugge. È sempre l’autorità centrale ad accettare o meno questo tipo di cose.
Non sto lodando chi crede nelle istituzioni. Ma metto l’accento sul fatto che le istituzioni esistono fintanto che le persone ci credono e le riconoscono. E queste poi stabiliscono i limiti e le regole di comportamento. Cosa viene accettato e cosa no. E se non stabiliscono qualcosa, stabiliscono che non hanno stabilito quel qualcosa.
Nel frattempo per sopravvivere le istituzioni hanno bisogno di farti credere nella continuità del sistema. Vedete in fondo come si danno da fare per convincerti a continuare a credere nel sistema, ad andare a votare per dare continuità all’illusione della scelta. A seguire volontariamente i loro suggerimenti, attraverso una continua e martellante propaganda.
Quelli di OPPT 1776 invece, seguono un percorso di convincimento diverso, ma non troppo dissimile da quello della maggioranza delle persone sotto certi aspetti.
Le regole da seguire all’interno del gruppo OPPT 1776.
Per entrare a far parte del popolo unico, e uscire dalla schiavitù dei debiti, devi seguire un percorso. Questo percorso prevedere che si leggano dei documenti, i quali affermano e riaffermano più volte che il sistema attuale è stato delegittimato. Quelli che aderiscono al gruppo sono invitati dopo aver letto tutta una serie di cose, ad inviare dei documenti ad un elenco di indirizzi mail istituzionali. Alcuni di questi devono essere firmati con il pollice intinto nell’inchiostro rosso.
Ma a cosa serve tutto questo? Semplicemente a portare la persona dentro un percorso di studi che lo impegna materialmente nel tempo. Tutte le energie e le risorse sono impegnate nel credere che l’autodeterminazione sia una cosa già valida a tutti gli effetti.
Riporto alcuni commenti trovati in rete sotto ad un video che critica OPPT 1776. Vedete cosa gli rispondono i sostenitori.
- Io non aderisco a oppt ma questo video è un insieme di banalità basate su tanta ignoranza. Bisogna studiare prima di sparlare di qualcosa che non si conosce.
- parli di ipocrisia, ma tu quando decidi di documentarti davvero riguardo come hanno perpetrato frode e schiavitù prima e dopo il 14 aprile 1912..?
- Salve. La documentazione oppt sono atti che ovviamente non conosci e non hai mai letto. Atti inconfutati da 192 paesi del mondo.
- Non hai capito perché non hai studiato… non c'è nessuna truffa è tutto vero solo che a te fa più comodo soddisfare le utopie di chi ti opprime piuttosto che studiare cosa sono i diritti internazionali dell'essere umano e farti valere… sveglia!
- Che fai cancelli i commenti che ti smentiscono? Studia che è meglio!
- Magari potresti pensare di approfondire l'argomento e più avanti fare un nuovo video che smentisca questo?
- secondo me non ci hai capito niente dell'argomento. Studia.
- Sei poco prudente caro amico. Parli di un argomento che non conosci. Esistono documenti legali nella Camera di Commercio di Waschington, in cui l'Italia è iscritta, dei pignoramenti che riguardano anche l'Italia a cui nessuno si è opposto. Studia.
Questo per avere un quadro dei commenti, ma sopratutto per sottolineare una cosa: se non sei d’accordo con le tesi di OPPT 1776 devi studiare, e dopo di che devi ancora STUDIAREEEEE!!!11!!
La convinzione che OPPT 1776 sia una cosa già realizzata, viene alimentata dalle pratiche e dagli studi. Si entra in un circolo dove più sei convinto più studi, e più studi più sei convinto.
Allo stesso tempo le istituzioni attuali si basano certamente sulle leggi. Ma quello che sostiene un sistema è la convinzione che esso sia valido. Rassegne cinematografiche, influencer, titoli di giornale, rafforzano le convinzioni del popolo, che accetta i provvedimenti del governo qualunque essi siano.
Un titolo di giornale può modificare il senso della legge stessa, e creare obblighi che non esistono, che poi possono diventare consuetudine, dove la consuetudine diventa legge. Lo abbiamo visto con la situazione pandemica con le persone che indossavano la mascherina da soli in mezzo a un prato, anche se non esisteva realmente quel tipo di obbligo.
La consuetudine, diventa poi legge attraverso le sentenze dei tribunali, quando i giudici sono chiamati a decidere. E le persone creano la consuetudine perché credono che le regole giuste siano quelle che loro hanno inteso esserlo.
La situazione pandemica è stata prolungata il più possibile grazie all’informazione totalmente coinvolta nel processo di convincimento. E si sono per reazione creati dei gruppi che cercavano (e cercano tuttora) di attirare persone per andare contro le decisioni governative. Abbiamo visto come il “dissenso” sia stato utilizzato per creare nuovi partiti politici, che anche se avessero vinto non avrebbero fatto gli interessi delle persone.
Uno dei gruppi che è stato alimentato è quello degli autodeterminati di OPPT 1776. Le persone quindi vengono fatte entrare e irretite con un percorso di studi che prevede la lettura di una serie di testi, che di per se non hanno una logica sensata.
Gli adepti di OPPT 1776, utilizzano la loro “essenza incarnata” (termine utilizzato da loro per indicare le persone), per portare avanti discorsi che gli sono stati messi in bocca da qualcuno.
Si dice ad esempio che il nome va scritto in minuscolo, additando tutta una serie di spiegazioni che potevano essere sostituite da qualsiasi altra di altro tipo.
Una cosa che si dice in questi gruppi, è che OPPT 1776 non è per l’anarchia, ma per ripristinare un governo legittimo, quello vero.
Questo tipo di discorsi si è diffuso nei gruppi del dissenso nati con il green pass. Dove tornano spesso argomenti dove si parla della chiesa vera di Ratzinger, o del vero presidente degli Stati Uniti Trump. Sono tutti discorsi che si associano spesso a queste realtà. Nonché mi sono reso conto che all’interno di queste realtà ci sono anche dei sostenitori della terra piatta, che credono ad un mondo dove un dio esterno ci avrebbe messo sotto una specie di cupola con sopra due lampade che ci girano sopra. Questo insomma in senso generico per tutti coloro che parlano di autodeterminazione (Al di là del gruppo di OPPT 1776).
Sono concetti che prevedono l’esistenza di una visione che si divide tra il bene il male infantile. Di chi crede che esista il Deep State, e chi lo combatte. Mentre alla fine la realtà è che tutti i poteri vogliono semplicemente spartirsi la torta.
Allo stesso tempo possiamo vedere come su reti televisive come La7, si fanno spesso servizi che associano tutti coloro che non si vogliono vaccinare, a delle persone non sane di mente. Tirando in ballo la storia della terra piatta, e anche degli autodeterminati visti come gruppo di folli. Basta fare una ricerca su YouTube per avere informazioni sull’autodeterminazione, per vedere come i risultati di ricerca siano manipolati, e appaiano per primo i servizi di La7, o di format governativi della RAI, e cose similari. Tutti servizi che possono anche parlare dell’argomento OPPT 1776, ma in modo da non comprendere di cosa si sta parlando.
Da una parte quindi, troviamo un gruppo sostanzialmente dove le persone si convincono di una realtà loro attraverso un percorso di studi manipolatorio, e in opposizione il mondo mainstream che li diffama senza vedere in se stesso la stessa settarietà nei ragionamenti.
Potremmo vedere il mainstream come il ragionamento settario della maggioranza. In questo modo la maggioranza non ha modo di comprendere di essere ad di dentro di una scatola di idee preconfezionate.
Nel mentre nel mondo del dissenso, quello cresciuto molto nel periodo del green pass, si alimentano visioni dove un mondo nuovo viene a sostituire quello attuale. Il mondo del mainstream alimenta il mondo del dissenso nelle sue varie forme e viceversa.
Il sistema economico secondo gli autodeterminati.
Nei movimenti di autodeterminazione, si tende a dire che le istituzioni attuali non hanno il potere di imporci di pagare una tassa o una multa. E nel contempo, nascono pratiche per disconoscere eventuali debiti contratti nel sistema creditizio bancario.
Vi riporto quanto scritto in un documento allegato qui:
“Arrestino e prendano in custodia qualsiasi e ognuno in propria persona, i loro agenti, impiegati e altri attori, senza considerare la scelta di domicilio, che possiedano, operino e favoriscano sistemi monetari privati emettendo, incassando, attivando sistemi di esecuzione legale, o che attuino sistemi di schiavitù contro i cittadini di innumerevoli Stati”
Se avete poi pazienza di leggerlo tutto andate a finire in manicomio.
Il discorso in sintesi vuole delegittimare il sistema creditizio basato su semplici regole, che riassumo qui di seguito.
Le banche erogano prestiti, e ad oggi a noi ci pare che questo sia un potere dato solo a grandi istituzioni finanziarie che possono fare questo tipo di operazione.
Se ci riflettiamo un attimo però, quando entriamo in un negozio, e chiediamo di pagare un altro giorno, abbiamo in effetti chiesto una forma di prestito.
Andando avanti nel discorso, si potrebbe pensare che quando una persona dice che pagherà un altro giorno, scriverà su un foglio di carta che tra un tot di tempo pagherà a chi presenterà questo foglio la somma iscritta sopra.
In questa caso non esiste nessuno che fa da garante per questo tipo di operazione.
Allora per avere garanzie di questi “pagherò”, si decide di affidare questi ad un intermediario finanziario per favorirne gli scambi. L’intermediario potrebbe aggiungere una garanzia sui vari “pagherò”, però questo comporta che ci sia rispetto nei confronti di questa figura.
Ecco che a questo punto l’intermediario diventa parte del sistema, e si trasforma in banca, capace inoltre di creare direttamente denaro sotto forma di prestito.
Bisogna però prestare attenzione sul perché nasce tutto questo! Perché quando si crea un credito, anche fosse informale chiedendo di poter pagare un altro giorno, questo viene denominato nella valuta corrente (es: «domani ti porto i 15 euro»). E la valuta corrente è imposta dal sistema vigente attraverso le tasse.
Le banche private creano i soldi, ma tra di loro le varie banche si scambiano i soldi presenti nelle riserve bancarie, che non sono quelli creati all’interno delle banche stesse. Per questo esiste una diatriba infinita sul discorso della riserva frazionaria.
Allora uno potrebbe dire che le banche illecitamente creano questi soldi, ma le cose non stanno esattamente così. Perché il credito è connaturato all’attività economica delle persone, e anche se si radessero al suolo tutte le banche private, nascerebbero in breve tempo altri sistemi di credito con lo stesso principio: creo dei soldi validi all’interno di un circuito, denominati nella valuta corrente. I soldi creati dovranno essere richiesti nel tempo, per dare valore al sistema creditizio stesso che altrimenti avrebbe creato infiniti soldi che non varrebbero nulla.
E come farebbe un circuito a creare un credito di valore pari alla valuta corrente? Garantendo a chi sta all’interno di questo di poter ritirare i soldi sotto forma di contante (quello della valuta in uso si intende, e non una moneta locale di tipo complementare). Oppure dando la possibilità di bonificare i soldi all’esterno del circuito. Altrimenti il circuito non potrebbe avere validità, se non fossero possibili questo tipo di operazioni. Pensateci bene.
Potrebbero intervenire a questo punto quelli di OPPT 1776, e dire che il sistema creditizio è stato annullato, in quanto non autorizzato e quindi con evidenza di disonore si comunica che tutti i debiti e le pratiche di schiavitù sono state annullate. Ma con tutta questa serie di discorsi confusionari ci si dimentica che il sistema creditizio era utilizzato da persone impegnate nel loro lavoro, che avevano un garante per le transazioni tra privati.
Il credito tra appartenenti alla stessa comunità è connaturato alle attività economiche. Anche se non fosse denominato in una valuta, uno potrebbe chiedere qualcosa e promettere di ricambiare quel qualcosa in futuro.
Delegittimando il credito, si toglie alle persone la possibilità di scambiarsi delle cose, aspettando di riceverne altre in futuro, all’interno di un sistema complesso. E bisognerebbe far caso a queste cose, prima di dichiarare al vento che “tutto è stato annullato”.
Sicuramente oggi le banche alimentano tutta una serie di settori parassitari per l’economia, ma se si abolisse il sistema attuale, poi bisognerebbe sostituirlo con un altro che premi il lavoro delle persone. In ogni caso un sistema di scambio prevede che tutti rispettino delle regole che anche non volendo essere scritte, sono basate sul fatto che si dia qualcosa in cambio di qualcos’altro.
Anche questa è una cosa che gli autodeterminati non comprendono nella loro natura ottusa. Ho visto in rete anche gruppi che creano una loro valuta “solo a credito”, aggiungendo al loro sistema di scambio dei soldi anche solo per aver messo in vendita il loro prodotto. Quindi un sistema dove si guadagnerebbe sempre. Senza comprendere che è proprio l’essere a debito verso qualcosa che spinge la persona a impegnarsi nel lavoro per ripagare il debito contratto. Si vive in un mondo senza comprendere che tutti ci stiamo relazionando attraverso il dare/avere.
Va anche detto che un discorso analogo a quello degli autodeterminati che decidono di annullare tutti i debiti, lo ha fatto anche il governo italiano con il Bail In decidendo di non garantire completamente i risparmiatori. In questo caso le istituzioni si sono autodeterminate non responsabili dei depositi bancari. Mi sembra logico pensare per fare un discorso completo, che in un sistema del genere per reazione aumentino il numero di persone che decidono di uscire fuori di testa consapevolmente dichiarandosi sovrani di se stessi, e proclamando repubbliche dai nomi più fantasiosi.
Conclusioni sull’autodeterminazione.
Il sistema attuale ha sicuramente dei grossi problemi. Non stiamo vivendo realmente in una democrazia, ma in un sistema democratico dove la moltitudine di partiti e movimenti, ti danno l’impressione di poter scegliere tra una moltitudine di scelte possibili per poter esprimere le proprie idee personali.
Nei fatti però, quello che conta oggi sono le leggi finanziarie, cioè quando viene deciso quanti soldi stanziare e per cosa. Per il resto si fanno solo un sacco di discorsi tanto per parlare, e per farti credere che la discussione abbia senso farla.
Ogni tanto ci chiedono di andare a votare, ma le persone che entrano in parlamento sono quelle che probabilmente nessuno vorrebbe in altro contesto. Ci sono delle persone con delle capacità, che danno l’illusione che in parlamento esistano dei punti di riferimento su cui contare. E proprio questo è un fattore che determina la continuità del sistema. Quando si vede che esistono comunque delle persone valide nel mondo della politica, che però non hanno la possibilità reale di fare qualcosa di concreto. Di economicamente rilevante e significativo.
Il sistema in ogni modo cerca di rimanere credibile, e per fare questo ingloba dentro di se anche tutti coloro che parlano di rivoluzione, di rottura del sistema. In un certo senso la Lega Nord era un partito di tipo secessionista con idee simili a quelle dell’autodeterminazione. E abbiamo visto come questo oggi sia perfettamente integrato nel sistema.
Il Movimento 5 Stelle, era nato anch’esso da una forma di dissenso, e abbiamo visto come si sia imborghesito e abbia dimenticato completamente ciò che era la proposta originaria.
E abbiamo visto come la situazione pandemica sia stata lo spunto per creare nuovi partiti antisistema, ma chi definisce cos’è antisistema? Vediamo continuamente come programmi televisivi di La7, o come le Iene, eleggano loro quali siano i personaggi discutibili da mettere alla gogna. In questo modo il sistema sceglie anche chi è contro di esso.
Non bisogna prendere per assurdo che un giorno le idee sull’autodeterminazione entreranno a far parte dell’istituzione. Verranno normalizzate e imborghesite. Scompariranno i personaggi folli, che verranno sostituiti da chi utilizza certe regole per i propri vantaggi.
Per questo motivo è inutile aderire a movimenti di autodeterminazione. Ognuno dovrebbe semplicemente pensare a come vivere in questo sistema, utilizzando gli strumenti attuali. Perché quello che oggi è considerato normale, magari un tempo non lo era. Chi ha introdotto nuovi paradigmi lo ha fatto prima di tutto per se stesso.
Abbandonando i dibattiti dove si discute se è meglio tornare alle tradizioni, o guardare al nuovo mondo che viene, ci si dovrebbe concentrare su cosa noi vorremmo fare in questo mondo. Tanto in ogni caso ogni sistema prevede dei limiti, e non esiste luogo di questo pianeta, dove avere delle regole a totale nostro vantaggio personale. Questo è un atteggiamento di reale autodeterminazione. Dove si acquisisce consapevolezza del fatto che la politica, con i suoi molteplici schieramenti, compreso anche i movimenti di nuova nascita anche i più assurdi, tenta in tutti i modi di esaurire le tue energie in cose che non ti competono. Su cui non puoi esercitare nessun controllo.
Ci sono molte più possibilità di esaurire questo sistema, non partecipando al loro gioco. I partiti e i vari schieramenti, non trovando più nessuno nella loro platea, non avrebbero modo di dare continuità al sistema. Quando invece ci sono milioni di persone impegnati nel mandare avanti idee che non sono le loro, ecco che poi la politica trova facile fare delle leggi che pur essendo controproducenti, trovano comunque l’appoggio popolare.
Le pratiche OPPT 1776, o anche di altri movimenti di autodeterminazione, sono anch’esso l’ennesimo strumento per deviare l’attenzione dalle reali possibilità che noi abbiamo. Tutto il tempo perso dentro i percorsi di autodeterminazione, può essere speso per aumentare le nostre capacità di vivere nel sistema attuale, che in ogni caso è sempre controllato dai poteri in gioco.
Come se ne esce? Non certo stampandosi dei documenti a casa.
Per concludere, qui sotto un video parodia, dove dico di aver trovato il sistema per viaggiare da autodeterminato. Con commenti di persone che non capiscono che è una parodia, e che mi chiedono quando usciranno i sistemi per andare gratis sull’autobus e in autostrada.
Come vedete ci sono ancora troppe persone che veramente non capiscono neanche l’ironia.
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