Smettete di linkare continuamente news sui social!

  Joel Samuele |

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Sapete benissimo che pochi leggono quello che state condividendo, a meno che di non avere migliaia di follower.

In ogni caso, avere migliaia di follower, e condividere continuamente materiale a cui ci si sofferma al titolo, toglie spazio alle altre informazioni.

Si rischia anche di non venire più “seguiti”, da chi vedendosi arrivare migliaia di news, non può fare altro che decidere di “abbandonarvi”.

Il giornalismo cartaceo e in rete, utilizza spesso un linguaggio come se la cosa fosse nuova, imminente. Questo vale anche per i mezzi di informazione “alternativa”.

Detto questo, potete anche chiudere la pagina, che il messaggio di sintesi è passato.

 

Ma se volete, potete leggere una serie di appunti, su argomenti che riempiono il mondo dell’informazione, dove alle volte se uno avesse chiarito fin da subito, si sarebbero risparmiati tanti alberi e si vivrebbe in un mondo più sereno e pulito.

 

Il Debito Pubblico

Tutte le nazioni hanno il debito pubblico. E il debito pubblico in termini assoluti aumenta sempre. Avevo scritto qualcosa di complicato da leggere qui. Ma in alternativa basta guardare questa ricostruzione (archivio PDF qui).

La storia del debito pubblico è costellata da discussioni infinite. Ma la realtà è che questo aumenta sempre. È una emissione monetaria, alcune volte fatta in modo semplice, altre volte inventandosi storie di crediti di vario tipo, poi sostituiti da altri altri soldi emessi in un momento successivo (quando nessuno si preoccupa del debito pubblico).

 

Scoperta cura per il cancro!

Ogni tanto esce fuori una notizia su una ricerca scientifica di scienziati (veri!), che attraverso una medicina con un gene modificato preso non so dove… insomma, trovata la cura per il cancro!

Il tutto viene proposto in modo definitivo, che ti vien voglia di pensare che questa volta il problema è stato risolto.

Mi viene il buon senso però, di proporre il documentario di Massimo Mazzucco: Cancro, le cure proibite.

Qualcuno guardando questo documentario dovrebbe interrogarsi, e chiedersi se le testimonianze di avvenuta guarigione all’interno del documentario sono vere (io penso di si).

Eppure si ha paura di capire le cose. E se fosse vero? Siamo morti per nulla?

Ma non è rimanendo col dubbio che si possano risolvere le cose.

 

Scoperta sulla fusione fredda imminente!

#LaScienza e #GliScienziati, sono costantemente a lavoro per trovare il modo di fare questa fusione fredda.

Dalla mattina alla sera sono lì col camice, mangiano tramezzini freddi davanti al PC, ma stanno ricercando qualcosa.

Eppure c’è un tizio strano, un certo Andrea Rossi, che sta già vendendo l’energia prodotta con la fusione fredda a terzi, con il suoi E-cat.

C’è ancora chi propone il ritorno al nucleare. Perché invece nessuno si interessa a verificare realmente se questo generatore di Andrea Rossi funziona realmente? (non il CICAP però)

Sempre si tratta però, di non farsi travolgere dalla “news”, e di avere il coraggio di ricercare e andare a verificare in prima persona.

 

Scoperte/ricerche su AIDS/HIV

Abbiamo passato un inferno, circondati da aloni viola con il rischio e la paura di essere contagiati, di diventare sieropositivi.

Il virus però sembrerebbe esistere ancora, oppure no?

Alcuni sostengo tesi diverse (archivio PDF qui), dalle quali emerge un quadro inquietante.

Il problema è che io personalmente non ho mai avuto la certezza che questo tanto nominato virus sia mai stato realmente isolato.

Se qualcuno è riuscito realmente ad averne una prova certa dell’esistenza mi contatti utilizzando questo modulo. Mi piacerebbe vederne una foto al microscopio elettronico, e non una ricostruzione 3D messa su Focus.

Ma comunque sia, ciò non toglie che esistono testimonianze di chi una volta risultato essere positivo al test HIV, ha rifiutato di curarsi con la cura “ufficiale”, ed è sopravvissuto lo stesso.

Cosa significa questo quindi?

Ci sono continue notizie (news), che continuate a mettere sui social del tipo:«Uomo che contagia con l’AIDS 200 donne. Condannato!»

Come se la condanna fosse un fatto che accerta l’esistenza di questa malattia.

A parte il fatto, che la notizia che uno sia riuscito ad avere rapporti sessuali (gratuiti?) con 200 donne diverse in 11 anni, è già di per se sospetta.

Si continua però a vivere nel terrore della malattia, del virus che non si vede.

Bisognerebbe accertarsi in maniera definitiva che cos’è un virus HIV. Se ci sono delle persone che rifiutano le cure una volta risultati positivi al test, e queste rimangono vive, si dovrebbe capire che l’esistenza di anticorpi anti-HIV, forse significa qualcos’altro.

In fondo, si può morire di tante cose. Soprattutto di cure sbagliate.

In particolare sulle problematiche che riguardano la vita sessuale (che sicuramente preoccupano in tanti), bisognerebbe dare un occhiata sia al documentario sopracitato “Cancro le cure proibite” per quanto riguarda “l’ipotesi funginea” (dovete guardare il documentario, è un lavoro lungo); dovete anche guardare il sito del Metodo Ruffini riguardo i sistemi per debellare Candida e Papilloma Virus in modo economico (ma bisogna saperlo fare). Suggerisco inoltre questo passaggio qui: Cura della Candida Intestinale.

Dall’incrocio delle cose messe nel paragrafo sopra, mi viene da pensare che il malessere viene anche per la scarsa cura del corpo.

Questo non significa che non esiste il virus HIV, ma non dobbiamo avere paura di andare oltre le notizie e capire in proprio.

Spero che i dati forniti, vi possano far intuire qualcosa. Non dico nulla, traete da soli le conclusioni (se avete voglia di analizzare il tutto…).

In ogni caso:

Continuare a mettere su link, su HIV e AIDS senza essere sicuri di cosa sono, crea solo confusione.

C’è bisogno di chiarire i dubbi, non di link a caso messi sui social. E purtroppo oggi significa molte volte, capire senza l’ausilio della medicina ufficiale (ormai preda di interessi di ogni tipo).

 

Notizie su immigrazione, e disaggio sociale.

Mettere su link, di cui la gente legge solo l’anteprima sui social, favorisce solo i social. O meglio, i proprietari dei social.

Molti pensano che queste notizie sono quelle che alcuni vorrebbero censurare (nessuno ne parlaaaah!!1!).

In realtà forse si rimane in questi problemi, se uno fa un uso sbagliato di internet, e dei mezzi di comunicazione in generale.

Pensare che i “radical chic” possano “capire meglio” se vedono continuamente gli immigrati pisciare per strada è un errore. Tanto loro quei video che “fate girare” continuamente neanche li guardano.

In compenso guardano tutto quel materiale condiviso in rete, che fa arrabbiare chi ha una certa idea del mondo. E talvolta mi rendo conto che in un certo senso ognuno ha le sue ragioni.

Limitare la condivisione di queste notizie, potrebbe dare più tempo alla risoluzione dei problemi denunciati nelle notizie stesse (che pochi leggono e analizzano).

 

Notizie su nuovi posti dove andare, viaggi su Marte, etc.

Si ha l’idea che per risolvere i nostri problemi si debba necessariamente andare da qualche parte.

I nostri problemi verranno con noi, dovunque noi andiamo.

Può capitare alle volte che decidiamo di andare da qualche altra parte, in momenti di cambiamento della nostra vita (e dei nostri problemi).

Si dovrebbero condividere notizie di posti in cui ci si è stati, o che in un certo senso rappresentano la nostra esperienza.

 

Notizie di geopolitica.

Come nel romanzo di Orwell “1984” (che tanti citano, anche troppo), siamo come il protagonista che guardando il notiziario di guerra, cova in segreto il desiderio di vedere la propria nazione sconfitta, in modo che il regime totalitario abbia fine.

«Notizie di geopolitica (geopollitica, cioè politica dei polli), in costante aumento di condivisione sui social.»

Questa dovrebbe essere l’unica notizia.

Certamente dobbiamo essere informati su cosa accade nel mondo, ma ci sono tanti problemi da risolvere in patria, o ancora meglio col nostro vicino di casa.

Sapere cosa ha detto Trump, Putin, Kim Kong Kun, Nicolas Celoduro, ad ogni ora del giorno non ha alcuna utilità.

 

Consigli su stili di vita.

Che cosa dobbiamo leggere?

Che cosa dobbiamo bere?

Che cosa dobbiamo mangiare?

Come dobbiamo dormire?

E i 7 segreti per un sonno profondo?

Certamente anch’io vi ho dato in questo post, dei consigli sullo stile di vita da adottare. Ma credetemi che ogni cosa nominata, secondo me ha importanza, e non metto cose che non vengano in un certo senso “sperimentate” da me stesso.

Postare continuamente link, che portano a notizie che parlano di come vivere in modo felice, ma solo se hai un sacco di soldi, non è di nessuna utilità.

Tant’è, che ci sono persone con un sacco di soldi che sono ugualmente infelici.

In ogni caso, la saturazione di internet, porta poi ad oscurare quelle cose da leggere, che avrebbero potuto esservi utili.

Sta alla coscienza di ogni individuo, cercare di capire se un’informazione è utile condividerla oppure no.

 

Appelli alla magistratura, alle forze dell’ordine, al Papa, etc.

Partendo dal presupposto che le persone a cui ci affidiamo, ascoltino volentieri i nostri appelli, dobbiamo riflettere sul fatto che questi possano stare tutto il giorno a leggere i suddetti appelli.

Soprattutto quando questi appelli sono indirizzati a personaggi come il presidente degli Stati Uniti, o al Papa.

Non dico che siano inavvicinabili. Probabilmente, se uno ci andasse di persona, farebbe prima.

Nessuno però, che riceve centinaia di appelli, istanze, petizioni, può fare qualcosa in concreto, se non sono prima le persone ad essere d’accordo tra di loro. Lo ha detto Cristina Kirchner, in una intervista di cui mi ricordo una frase che più o meno fa così: “Quando la gente è d’accordo su qualcosa, allora il congresso non avrà nessun problema ad approvarla”.

Ritengo anche inutile citare continuamente personaggi di una certa importanza, quando se ne può fare a meno. La citazione, come nel caso sopra, mi sembra opportuna, perché rafforza quanto detto.

 

Complotti, complottismo, UFO, alieni...

Seguo molto tutte le argomentazioni di natura non ufficiale.

A qualcuna credo, ad altre no.

Mettere però notizie del caso X, rapito dagli alieni, come “caso particolare” è fuorviante, se non si considera chi teorizza che almeno l’1% della popolazione ha questo problema.

Il tema è delicato, ma anche in questo campo noto chi continua a mettere su notizie come se alcuni fenomeni fossero solo locali. O comunque in una forma che credo faccia più confusione che altro.

Al di là se uno sia scettico o meno, vorrei che si ragionasse sul fatto che avere davanti un miliardo di “news”, è come non averne nessuna. E quindi anche nel proporre argomenti che alcuni ritengono essere “fantasie”, bisognerebbe essere sintetici nel far capire i punti principali di questi.

 

Giustizia, giustizialismo, carcere, crimini.

Notizie di arresti, o di arresti imminenti.

Tempo fa circolava una notizia di un arresto di massa, che doveva avvenire in tutto il mondo.

Dovevano arrestare tutti i cattivi e i corrotti.

Avete più saputo qualcosa?

Credo che molti mettano in giro le notizie che più gli fanno comodo.

Quando uno pensa che una persona, o una determinata categoria di persone è cattiva, si mette su la notizia che vede il cattivo di turno finire in prigione, mentre il buono resta al sicuro tra le proprie mura domestiche.

Ognuno dovrebbe riflettere sul fatto che per un altro il cattivo è lui.

La condivisione di queste notizie sui social, non accelera la giustizia, ma solo il risentimento delle persone le une contro le altre.

 

Scoperta casa chiusa nel centro storico!

Il mondo dell’informazione risulta essere un mondo fine a se stesso. Non ha alcun senso mettere sulle prime pagine la scoperta di un luogo dove la gente, va con le prostitute, e poi mettere verso le ultime pagine i numeri di telefono di quei posti lì.

È come dire che chi fa informazione non sa la mano destra, cosa fa con la mano sinistra.

Sono altre news che generano i soliti discorsi, che alla fine finiscono in un nulla di fatto.

 

Nascita di nuovi partiti, associazioni, altro...

Ogni due ore nasce un partito, mentre ne muoiono solamente uno e mezzo.

Questa sarebbe l’unica notizia da dare.

Condividere la notizia della “nascita” di nuovi gruppi di persone, distoglie l’attenzione sul fatto che le persone in questione sono sempre le stesse, alla ricerca di una nuova eggregora che possa assorbire energie, anche da chi per la sua poca consapevolezza capita lì.

Bisognerebbe capire che non è cambiando la denominazione di un gruppo di persone, che questo possa risolvere i problemi non risolti in passato dalla “vecchia gestione”.

Sento la necessità di ragionare in silenzio, ogni volta che qualcuno propone un nuovo gruppo che dovrebbe fare, quello che nessuno riesce a fare.

La stessa cosa vale per chi crea continuamente nuove pagine e gruppi Facebook.

I gruppi hanno valore, solamente se c’è un limite alla creazione di questi. Altrimenti è solo perdita di tempo.

 

Il riscaldamento globale, le emergenze!!!

C’è un allarme continuo, sul riscaldamento globale, sui problemi ecologici.

In realtà le soluzioni ci sono, ma sono difficilmente attuabili per come è strutturata la società.

Bisognerebbe ad esempio domandarsi sulla questione riscaldamento globale, se ci siano fasi alterne avvenute in periodi passati, che però non sono stati rilevati per la semplice mancanza di strumenti e di misurazioni.

Avevo fatto ad esempio, un sito sulla green chemistry per introdurre un argomento risolutivo di molti problemi ecologici di cui “a parole” ci si preoccupa oggi.

Mi si potrebbe dire che condividendo a più non posso, i link a questo sito, otterrei qualche visualizzazione in più.

Ma non funziona così.

Solamente quando l’informazione diventerà un qualcosa che spinge a fare chiarezza, e ad approfondire, verrà naturale portare avanti argomenti risolutivi.

Purtroppo la visibilità serve solo ad aumentare l’ego delle persone, le quali poi si schierano con il metodo di Tizio, o di Caio. Ne nascono il più delle volte diatribe inutili.

 

Conclusioni (anche ovvie)

La creazione continua di blog, testate giornalistiche, la pubblicazione di centinaia di libri inutili come ad esempio quelli di Stephen King che non scrive neanche più lui, ma dei ghostwriter; il fatto ormai che tutto sia saturato da milioni di informazioni, milioni di presentazioni di qualcosa, milioni di libri in commercio…

Porta ad una sola cosa: l’impossibilità di fruire liberamente dell’informazione stessa.

Se non volete essere “silenziati” come si dice su twitter, smettete di mettere su link che non leggete neanche voi. E talvolta regolatevi anche con quelli che leggete.