La ragazza seduta al tavolo.

  Joel Samuele |

Se vi trovate seduti ad un tavolo, da soli perché siete passati in quel locale per caso, e a pochi metri da voi c'è una giovane ragazza seduta al tavolo, cosa fareste?

Premetto anche che siete andati in quel posto, senza alcun motivo preciso. Non avete nulla da raccontare, sul motivo per il quale, vi trovate in quella cittadina di provincia.

La norma vorrebbe che quando si va in qualsiasi posto, ci debbia essere un motivo specifico. Ma voi non ce l'avete questo motivo specifico. Voi non dovete: comprare qualcosa in zona; andare in una palestra; organizzarvi per raggiungere un qualsiasi obiettivo; incontrare qualcuno; non dovete fare niente. Ma.... c'è una ragazza, una giovane ragazza, e questa è anche notevolmente bella. Voi vorreste andare da lei, ma che cosa gli raccontate? Voi non avete un qualcosa da fare in quella zona, ma ci siete andati perché ne avevate voglia.

Voglio aggiungere anche, che voi non avete modo di mostrare, che nella vita fate qualcosa. Non siete su alcun social network, non risultate in nessun motore di ricerca. Quindi, in quel posto dove vi trovate ora, a pochi metri da quella ragazza, siete soli. Ed è come se venisse dal nulla. Nessuno vi ha portato lì, e non siete imparentati con nessuno di quel posto. E nessuna delle vostre conoscenze, o parentele, è conosciuta o rintracciabile tramite social network.

La situazione che sto descrivendo io è insolita. Non è detto che nessuno cercherebbe di arrivare ad un approccio con quella ragazza. Forse qualcuno è tipo da fare una cosa del genere. Ma la maggioranza NO.

La maggioranza vuole un motivo per trovarsi in quel posto. Ognuno necessita di una scusa per trovarsi lì.

Si potrebbe trovare lì, se un amico stesse per arrivare in quel locale, oppure se fosse un agente segreto inviato a controllare la situazione. Ma voi non dovete fare alcunché. Non avete una trama da svolgere.

Aggiungo anche, che nella vita non lavorate, e siete in una situazione indefinita dove non vi state preoccupando di come campare tutta la vita. Quindi non avete alcun inquadramento sociale, che vi faccia sentire appartenente ad un gruppo.

Poi vi chiedete:«Ma se mi chiede che cosa ci faccio da queste parti cosa gli rispondo». E questo interrogativo nasce dalla nostra educazione, nella quale siamo abituati ad essere inquadrati in un ruolo sociale, nel quale esistono regole non scritte. C'è sempre un qualcosa da considerare ufficiale, altre cose invece ufficiose, altre autorizzate, e così via.

Regole sociali. Regole non scritte.

E sono proprio queste a limitarci e condizionarci. Non dico non vadano rispettate, dipende....

Solo che sapete che se vi alzate da quel tavolo, per avvicinarsi al suo, probabilmente lei vi chiederà che cosa fate nella vita, e come mai siete capitati in quel posto. Avete bisogno di un precedente, per giustificare la vostra presenza in quel posto. Se solo voi fosse stati lì la volta precedente per qualche motivo....

 

Ma vi dico quella che secondo me è la verità. La verità è che lei vorrebbe che qualcuno si avvicinasse a quel tavolo, perché sono anni che in quella cittadina di provincia, fa sempre le stesse cose, e si annoia.

La ragazza seduta al tavolo è sola. Le sue amiche sono partite per una grande città, per studiare all'università. Lei quindi è giustificata nel fatto che è da sola in quel locale, dove prima ci veniva con le amiche. Comunque la ragazza seduta al tavolo, conosce tutti quelli che lavorano in quel locale, e ogni tanto ci passa.

Ma voi non avete nessuna scusa, o autorizzazione per stare in quel locale.

Poi cosa direbbe la gente se uno di voi si avvicinasse con una scusa, per rompere il ghiaccio.

Invece le amiche di lei che vanno all'università, fanno quel che vogliono. Le amiche di lei sono in un contesto dove è permesso fare quello che in una cittadina di provincia non si può fare.

O meglio, si può fare, ma per convenzione sociale ci si sente a disaggio a farlo.

 

Io sono certo, che la ragazza seduta al tavolo, sarebbe contenta di incontrare qualcuno di nuovo.

 

Voi dovete essere convinti, che non serve alcuna ragione, per giustificare la vostra presenza lì. Ma che trovandovi lì, e avendo visto quella ragazza, avete deciso che la dovete conoscere, e ne avete il pieno diritto. In realtà non c'è alcuna ragione per la quale voi non dovreste andare da lei. Voi vi trovate lì, la ragazza vi piace, e la volete conoscere. Se vi liberate dai condizionamenti, lo potete fare.

In qualche modo allora, bisogna rompere il ghiaccio. Altrimenti la ragazza seduta la tavolo, rimarrà lì da sola.

 

Alzatevi dal vostro tavolo, e andate da lei. La dovete convincere che non c'è alcun male se due estranei si conoscono. E dovete convincervi che non c'è alcuna limitazione al vostro progetto, se questo alla fine, non è per far male a qualcuno.

Nessuno dovrebbe cercare di essere inquadrato in un ruolo definitivo. Le possibilità sono infinite.