Avventure con la Punto Evo a Metano.

  Joel Samuele |

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Nel 2009 ho deciso di seguire la logica di chi non credendo più all’esistenza del meccanico sotto casa, quello di fiducia che sapeva di cosa aveva bisogno la tua auto, si affacciava al mondo del “nuovo e garantito”. In questo modo, qualsiasi cosa sarebbe accaduta alla nuova autovettura, di nuovo modello, il meccanico, non più meccanico ma semplice sostitutore di parti meccaniche, non avrebbe avuto scusanti. Almeno per la durata delle garanzia.

Sono entrato nel mondo dei tagliandi, e dell’usura impostata da scadenze chilometriche.

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La decisione di prendere un modello a metano è stata dettata dalla necessità di risparmiare sia sull’acquisto, grazie agli incentivi statali, sia sul prezzo del rifornimento, dove con 10 € di metano (prezzo rilevato nel periodo dal 2010 al 2013) si potevano percorre all’incirca 200 chilometri.

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Una stazione di rifornimento di Metano per auto.

Capite bene del perché di questa scelta, dove con questa auto, spendevo come carburante, quanto un treno regionale. Dove chiaramente bisogna però aggiungere un “supplemento” a questa “tariffa”, dato dal consumo delle parti meccaniche dell’autovettura, più il consumo dell’olio e di altri componenti fluide soggette a consumo. Senza dimenticare ovviamente il pedaggio autostradale e le multe che non possono mai mancare neanche ad un automobilista attento.

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Gomme termiche per l’inverno.

Ad un certo punto della vita della vettura, ho deciso di provare le cosiddette “gomme invernali”. Mi sono trovato molto bene, e ho omesso di cambiarle l’estate tenendole tutto l’anno. Ho visto che non ci sono particolari problemi nel tenere le gomme termiche anche l’estate. Almeno a me sembra così.

Può darsi che ci sia un problema di consumo delle gomme stesse, ma se la soluzione deve essere quella di avere un treno di gomme per la stagione calda e un altro per la stagione fredda, allora non vedo in questa scelta una soluzione economica.

Sicuramente le gomme termiche camminano bene in periodi invernali, le ho provate personalmente, e le ruote si arrampicano anche in salite innevate in modo agevole. E poi le gomme termiche camminano bene anche su strada bagnata. Di contro invece i pneumatici normali slittano su neve e strade bagnate.

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Ho sempre tenuto quest’auto in ottime condizioni. Qualche graffio esterno, e anche qualche ammaccatura… ma dentro l’auto sapeva ancora di nuovo dopo 4 anni di utilizzo.

Fa differenza quando non sei un fumatore, e la tappezzeria mantiene quell’odore di fabbrica.

La pecca per il nuovo proprietario è stata quella di non avere qualcosa che oggi danno tutti per scontato: il climatizzatore.

Ho optato per la scelta di non farlo installare di fabbrica, perché nel mio caso sarebbero state 800 € in più da aggiungere al prezzo finale.

Il nuovo proprietario non si era reso conto della mancanza di questo “particolare” e se ne è accorto ad auto venduta, mentre eravamo in viaggio dopo aver fatto il passaggio direttamente al PRA, dove viene rilasciato subito il nuovo certificato di proprietà all’atto del passaggio stesso.

Avevo avuto la disavventura con altre auto, dove il climatizzatore assorbiva gran parte della potenza dell’auto, mandando la temperatura del motore alle stelle durante i periodi estivi. Sapevo anche che le auto quando viaggiano a metano hanno una potenza ridotta rispetto a quando viaggiano a benzina; quindi quando ho ordinato l’auto, ho scelto tutti i componenti aggiuntivi, uno di questi era il climatizzatore che ho escluso, mentre ho preferito avere maggiore sicurezza con degli airbag laterali.

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Oltre alla pulizia degli interni ho sempre tenuto alla pulizia del motore. Ci sono pochi autolavaggi che fanno questo lavoro, forse perché c’è una percentuale di rischio che succeda qualcosa durante il lavaggio, dato che il motore va insaponato e poi lavato con la lancia.

Ma al di là del fatto se il rendimento del motore aumenti o diminuisca in base a se sia sporco o meno, bisogna considerare che un motore pulito ti aiuta nei controlli dei vari livelli di olio motore, acqua del radiatore, olio dei freni, etc.

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L’immagine del motore pulito poi, è il segno che l’auto non è stata trascurata e che qualcuno controlla di frequente com’è la situazione sotto il cofano motore.

E per me è stato così. Poi qualcuno potrebbe anche pulire il motore poco prima di mettere l’auto in vendita. Mentre io mi sono trovato a fare un cambio delle cinghie di distribuzione, qualche mese prima di averla venduta, solamente per non rischiare di trovarmi con problemi irrimediabili poco prima di venderla.

 

Un difetto della Punto Evo a Metano.

La Punto Evo presenta varie motorizzazioni, e ci sono delle differenze in termini di assetto tra i vari modelli.

Il modello a metano, presenta un qualcosa che a me è risultata essere una cosa fastidiosa, rispetto ad altre auto che ho avuto: l’auto risultava avere una maggiore altezza da terra, per permettere l’installazione delle bombole di metano.

Questo particolare dava la sensazione, quando si viaggiava sopra i 100 chilometri l’ora, che l’auto barcollasse lateralmente come se si stesse viaggiando per mare.

Non so se questa fosse una sensazione mia, o era la macchina ad essere così. Con altri modelli di auto, mi sentivo al sicuro anche ad alte velocità, nonostante quei modelli più vecchi non avessero dei grandi sistemi di frenata e di sicurezza, e le ruote fossero anche più strette. Con la Punto Evo a metano invece, al massimo sono arrivato a 150 (o forse 160) chilometri orari. E normalmente viaggiavo sui 110, anche in autostrada. Insomma, non è un auto da “grandi velocità” anche se il contachilometri riporta una velocità massima di 230 chilometri orari. Forse perché alla FIAT fanno le cose a risparmio (e qualsiasi modello FIAT che sia una Bravo o una Panda ha sempre lo stesso contachilometri); o forse perché è una questione di marketing, far pensare al visitatore del concessionario, che l’auto possa arrivare a quelle velocità.

 

Un auto EURO 5.

Sicuramente quest’auto non soffre oggi dei blocchi imposti dalle sempre più restrittive leggi in campo ecologico, dove in realtà lo scopo di queste nuove norme è quello di costringere gli sfortunati automobilisti ad entrare nel sistema che impone di cambiare l’auto appena finito di pagare le rate.

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Era vantaggioso non doversi preoccupare dei blocchi del traffico nei centri cittadini.

Oggi se avessi ancora quest’auto sarei ancora a norma, ma non è detto che un domani non possa uscire qualcosa di nuovo, che imponga l’abbandono anche delle auto EURO 5.

Esistono poi dei sistemi di cui sono venuto a conoscenza che abbattono l’emissione di inquinanti come monossido di carbonio e particolato, uno di questi è l’impianto ad ossidroggeno proposto da Hydromoving, che aumentando il rendimento della combustione riesce nel contempo ad eliminare il carburante incombusto che è causa d’inquinamento.

Un altro sistema invece, è l’olio a vita della Piromak che garantisce un minor attrito nel funzionamento del motore, e una durata maggiore dello stesso.

Oggi vorrei poter avere un auto non più a metano, perché è cambiata per me la percorrenza dei chilometri da fare. Ma mi piacerebbe poter mantenere un’auto per tanti anni, apportando però delle modifiche funzionali alla durata del motore e al risparmio energetico.

Purtroppo il sistema economico non mi permette di attuare tale scelta, dove tutto è improntato all’obsolescenza. Una persona che abita in una zona periferica e usa l’auto per avvicinarsi ad un luogo abitato, è costretta dalle circostanze, a cambiare auto anche se questa gli serve per fare pochi chilometri l’anno, dove è più inquinante demolire il vecchio veicolo per comprarne uno nuovo, che mantenere sempre lo stesso.

 

Un video per ricordare la mia auto?

Al momento della vendita, avevo preparato un video che credevo fosse d’utilità solo all’annuncio di vendita. Invece ha fatto molte visualizzazioni, e sinceramente non me le aspettavo. Probabilmente alle persone piace vedere video che riguardano auto e motori. O forse qualcuno si aspettava qualche notizia particolare sul modello, e infatti molti hanno messo un pollice verso sotto al video, perché la pappa pronta non era di loro gradimento.

Non ho poi venduto l’auto grazie a questo video, che il nuovo proprietario non ha neanche visto.

 

Il rifornimento di Metano, richiede abilità e pazienza.

Occorre memorizzare bene luoghi e orari dei distributori che servono metano. In Italia non è consentito il self service per questo tipo di rifornimento, e quindi se si vuole viaggiare a metano si ha l’obbligo di rispettare gli orari d’apertura dei distributori. A tal proposito avevo una guida in macchina, con mappe e orari. Il problema però, è che non sempre i distributori rispettavano tali orari, e mi sono trovato a fare deviazioni di percorso, per poi trovarmi nella situazione di non potermi rifornire.

Dipende dalla zona poi. Ci sono posti come in Emilia Romagna, dove tutti i distributori sono su strade principali come la Via Emilia (SS9).

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Sulla Via Emilia (SS9) i distributori sono numerosi e molto accessibili, su strade in cui è possibile fare inversioni di marcia.

Ci sono altre zone come Roma e il raccordo anulare, dove per arrivare al distributore devi seguire un percorso autostradale (cioè alle volte il distributore risultava essere in una corsia non facilmente raggiungibile come accade spesso nelle autostrade), e sopratutto temporale, cioè legato agli orari di apertura e chiusura dei distributori.

Non so se le cose siano cambiate, ma avrebbero potuto fare uno sforzo, e mettere almeno un distributore facilmente raggiungibile aperto 24 ore su 24, visto che stiamo parlano di Roma, e non di un paesino in cima alle montagne.

Oltretutto non capitava di rado, che alcuni distributori risultassero chiusi anche in un orario (in pieno giorno) in cui teoricamente dovevano rimanere aperti. Una scocciatura da non poco, quando si sta seguendo un itinerario che prevede delle tappe di rifornimento, dato che l’autonomia massima che ho raggiunto con un pieno di metano sono circa 300 Km. Saltare un distributore significa perdere il vantaggio del risparmio che si ottiene viaggiando a metano.

Diciamo che, se la politica degli incentivi doveva essere quella di viaggiare con un carburante meno inquinante, avrebbero dovuto programmare una rete di distributori 24 h in tutta Italia, con una serie di agevolazione fiscali per chi avrebbe dovuto avere dipendenti in ogni orario del giorno e della notte.

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Il miglior prezzo che ho trovato in assoluto nel 2013, in un distributore del nord Italia (credo).

I prezzi del metano variavano da distributore a distributore, ma rimaneva comunque vicino ad un €uro a chilo.

Il problema è che questo tipo di macchina a metano, la Punto Evo, quando passa a benzina consuma anche di più dello stesso modello che funziona solo a benzina. Forse per il maggiore peso del veicolo.

Rimane il fatto, che se uno abita in una zona come la Via Emilia, e deve andare a lavoro con la macchina e farsi i suoi 200 chilometri la settimana, questo modello di macchina a metano conviene. Ma nel momento in cui i distributori rimangono fuori zona e con orari incerti, allora bisogna riflettere su quanto convenga avere un auto di questo tipo.

Dopo 4 anni ho ceduto la mia auto. Se non lo avete fatto prima vi invito a guardare il video che avevo preparato per la vendita, ma che poi invece è piaciuto a più persone.