Uscire da Facebook.

  Joel Samuele |

stevecuts

Ho deciso di aprire una clinica per gente che vuole uscire da Facebook. Ci farei un sacco di soldi considerando che oramai siamo a livello patologico, nella perdita di tempo, e nel personalismo dove ognuno crede che se apre un gruppo, tutta la ggggente che lo segue, lo segue veramente.

 

Rapporto tra follower e following.

Se io ho 2000 “mi piace”, e però tutti gli iscritti mettono “mi piace” a 2000 pagine, io ho una possibilità minima di far passare i miei contenuti.

Diverso è, se chi mi segue, segue una decina di gruppi o persone. Quindi se mi seguono 100 di questo tipo, sono 100 “buoni”.

Facebook oscura i contenuti più impegnativi, e promuove le cose alla “Francesco Sole” per intenderci. Quindi è un posto per gente a cui non interessa nulla di capire il mondo circostante. Il tuo sito di scritti interessanti, di ricerche, di storie di vite, non avrà visibilità, quando pagine come “Shakira” hanno 106.969.397 di “mi piace”. Quindi tu non esisti, perché sei sommerso dal mondo massmediatico.

Tutto ciò che funziona, è visibile, e di semplice fruizione.

Quindi se sei su FB per impegnarti in un qualcosa, è il posto sbagliato.

Se invece tu avessi 100 persone che ti seguono, ma ti seguono bene, la tua attività varrebbe molto di più rispetto a quella di “Shakira”.

Altrimenti: tanti like, poca gente vera.

Certamente l'uso di una pagina fan, per far conoscere alla gente un sito importante potrebbe essere una porta di ingresso. Su FB è visibile chi posta ogni 10 secondi una cosa, e c'è gente che si fa degli account con dei generatori di post, che in automatico ti gestiscono Facebook.

Quindi quando rompi le palle con lo spam, attiri l'attenzione. Ma se tu sei uno di quelli che non spammi non esisti. Quindi io scrivo questo, e per farlo passare su FB, devo pubblicarlo ogni 30 minuti, e rompere le palle.

Se invece ci fossero delle regole che impongono un limite basso al numero di volte che uno può pubblicare, tutti i contenuti pubblicati assumerebbero un valore diverso.

Alla fine comunque, attiri gente che si iscrive solo con la speranza che mettendo un like alla tua pagina, questo ti sostenga.

Si, ma se metto un like a 1000 pagine, chi sto sostenendo e per cosa?

Uscire da Facebook è, secondo me, la cosa da fare in questo momento.

Bisognerebbe spostare l'informazione altrove, dove non esistono fenomeni massmediatici che tanto non servono.

In questo modo avresti meno “mi piace”, ma sarebbero di gente che “ti segue” veramente.

È stato provato che quando pochi individui, o anche uno solo, capisce una cosa, la capiscono poi in tanti altri.

Questo perché la comprensione si trasmette da persona a persona.

Ricordatevi di quando si usava leggere un intero romanzo, e ad un certo punto uno non vedeva più il libro, ma partiva una specie di film che proiettavi nella tua mente. Bene, questo con i social, non si può fare. La gente ti mette mi piace al link, ma non ha analizzato il contenuto, e non è andato a controllare. Potrebbe essere un film porno, ma nessuno se ne accorgerebbe.

Diversamente, la necessità che oggi abbiamo di essere sempre connessi (e guai se manca il WIFI), è perché dobbiamo sempre commentare e replicare stupidaggini, essendo assorbiti da gente che dalla mattina alla sera fa quello.

Ma scusate un attimo… se io metto tutto in un bel PDF, e poi ve lo scaricate e lo mettete nel vostro IPAD, a che serve essere sempre connessi, in una situazione dove “il WIFI se non c'è” sono cazzi amari?

Un sito può essere anche una pagina, con “scarica l'archivio ZIP” con tutti i PDF e gli MP3. Poi metti tutto sul tuo palmare, e non ti serve essere connesso. Basta la connessione a casa.

Poi se hai FB, e non mi rispondi ai messaggi come se fossi inesistente, a cosa ti serve essere sempre connesso?

Ci sono persone che per sentirsi su skype, si danno l'appuntamento al mese dopo, e poi vedi che stanno su FB a scrivere che domani forse usciamo dall'€uro! Evvivaaaaaa!!! Fanculo la Merkel Kulona!!

Quindi il social serve come funzione di controllo sociale, in un contesto di poca comprensione dei fatti.

Quindi quando esisteva solo telefono fisso e cabina telefonica, col gettone della SIP, uscivi di casa, e punto. SIP

No come ora che stai due ore per capire dove andare, e la gente non è più in grado di leggere una cartina, e se non esisti su google maps, allora nessuno ti trova.

Quindi se uno ti fa uno scherzo, e su google maps ti mette una strada che finisce in un dirupo ma tu non lo sai, tu segui il tuo GPS e ci finisci dentroooo!!! Se te lo dice google è vero!

gps

Mi piace internet, ma per l'IM* internet è solo FB e nient'altro. Se gli chiedete cos'è quel sito che ti indica come curarti un tumore, ti chiede come si chiama la pagina che metto “mi piace”.

A cosa vi serve gente così?

*chiedete a Maccio Capatonda

 

Non ha alcuna utilità passare a dibattere nel web con chi non capisce. Dato che poi FB ha deciso che lagggenteeee decide quali contenuti sono OK e quali no, e da’ il potere al popolo di far cancellare i contenuti…

Poi è brutto vedere le pagine piene di insulti, e tu cerchi di fare conversazione e arriva lo spammatore di turno che non si capisce più niente.

Questo è un appello, per chi vuole essere una persona seria, che in tempi come questi ha capito che FB è finito per chi ha voglia di capire di più. Spostatevi su twitter che per il momento è meno pieno, e si possono scoprire cose interessanti (fino a quando non si riempie di merda anche lì, e siamo già a buon punto).

Dobbiamo elaborare una strategia indipendente da FB, e dobbiamo farlo in tempo prima di sparire.

Cerchiamo la strada del sito testuale, che costa poco. Cerchiamo un modo di creare un qualcosa dove ti fai un profilo e puoi accedere a molti siti. Qualcosa che poi non si possa cancellare e farti sparire dal mondo.

Ognuno, e a questo punto avrebbe un senso, può farsi un suo sito personale, e metterci una, 2, 3, o 10 cose, che vuole condividere. Non è necessario essere sempre connessi, ma in realtà disconnessi. Una volta che ho scritto quello che penso, te lo vai a leggere quando vuoi.

Ma se non si esce dall'idrovora dei social, il tuo sito amatoriale non lo caga nessuno. Neanche chi ti conosce di persona, perché tutti siamo lì a infognarci su FB quando partono delle discussioni improbabili.

Una volta esistevano le discussioni in gruppi mail, quando erano poche, questo aveva un senso.

Adesso ognuno si apre un forum, e si auto nomina ADMIN, e presidente, di un gruppo ufficiale.

La stessa cosa non vale per il sito personale come il mio, perché io rappresento me stesso, e non sono il presidente di nessuno. Quindi non pretendo di dire che se non segui il mio sito:

www.grupporivoluzionarioitalia.org

non sei uno di noi, o meglio uno di me...*

Il sito personale è la vera rivoluzione orizzontale del web, io ho il mio sito, ci carico quello che voglio, e se vuoi conoscermi sai dove andare.

* Ogni associazione pretende si essere official, anche se si tratta di una persona sola.

 

Ma fino a quando ci faremo offuscare da FB, saremo non cagati, se non siamo “IN”, giusti, con i contenuti studiati. E neanche chi vi conosce di persona vi segue, perché deve stare su FB.

Chiuderemo il loop?